martedì 17 agosto 2010

Cinecittà vs hollywood

Due film, due sensazioni, due emozioni, due storie, due mondi.
'Speriamo che sia femmina' di Mario Monicelli, una meravigliosa storia tra le colline toscane, tra donne in barricata, tra bellezze nostrane e d'oltralpe, tra uomini deficienti e inutili, tra amori persi e false speranze.
Monicelli ha fatto la storia del cinema italiano, ha fotografato la società italiana, le sue follie, la sua storia, ma mai come in questa opera è riuscito a fermare come in un'istantanea il declino culturale dell'uomo, la sua inutile presenza nel mondo odierno, il suo futuro ormai segnato.
Aldilà dell'inno alla bellezza femminile, alla sua dolcezza, alla sua necessaria e ineluttabile presenza.
Un film meraviglioso, ricco, seducente, emozionante, bello.
Poi il suo contraltare, il giorno dopo.
'Vento di passioni', polpettone americano, costruito intorno alla bellezza sontuosa di Brad Pitt, con una storia tra il politicamente corretto e la saga familiare di confine in stile 'Via col vento'. Sono più le immagini del bel Pitt con i lunghi capelli biondi al vento di quelle riservate a tutti gli attori messi insieme.
Un film che ha al centro gli uomini, tra pistole e orgoglio, tra tradimenti e idee, tra violenza e dolci amori. Un film che riscatta l'uomo, la sua onestà, la sua forza, la sua ineluttabile necessità di esistere, il suo ruolo.
E come non rimanere indifferenti, alla fine, di fronte alla richiesta del bel Brad al fratello, ormai costretto a fuggire, di prendersi cura dei propri figli?
Il cinema è straordinario, un'arte che scava nei sentimenti, un ponte verso l'immaginazione, una soglia verso nuovi sogni.

1 commento:

  1. Il cinema è il modo più diretto per entrare in competizione con Dio. (F.Fellini)
    Ciao Nik

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