Pensate a come deve essere assordante la solitudine estrema. Assoluta.
La disperazione.
La voglia di urlare che non produce suono.
Pensate a come ci si deve sentire lontano da tutto e da tutti.
Pensate a un gesto estremo, finale, come unico atto conclusivo e ineluttabile.
Francesco, ma è stato così?
Un abbraccio
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Chi è un tuo amico? ..deve essere come sentirsi in un labirinto buio,vedere la luce solo in quel gesto.La cosa purtroppo mi riguarda molto da vicino. Ciao Nicoletta.
RispondiEliminaCiao Ciccillo!
RispondiEliminaho un nodo in gola...allora è questo che ha provato un caro amico che ha scelto di "andarsene"...e nessuno di noi si è accorto di nulla!
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