venerdì 31 luglio 2009

Fai l'imprenditore così gestisci TU il tuo tempo

Certo, certo...
Quando ormai quasi vent'anni fa aprivo la mia azienda tutti mi dicevano che avrei sì lavorato forte ma che comunque 'con una cosa tua' si poteva gestire il proprio tempo, pendersi degli spazi appena possibile, fare le vacanze quando vuoi. Oltre a guadagnare soldi a profusione.
Eh, come no!!!
A parte tutto il resto che lascio senza commento perché sono un gentiluomo, come tutti travet di questo mondo mi ritrovo a partire domattina affrontando il giorno con il bollino rosso infuocato del traffico.
Domattina all'alba TRASUMANZA verso il mare con tutta la famiglia del Mulino Bianco schierata in alta uniforme.
Borse? Pronte!
Documenti? Pronti!
Soldi? Pochi!
Auto? Piena!
Squali? Pronti!
Genitori? Mica tanto

Ma per quei quattro gatti che leggono queste note un messaggio di grande conforto - visto che da parecchi giorni qualcuno non prende sonno per il dilemma -: il blog verrà regolarmente aggiornato, scritto, pensato e redatto. Difficile sarà trovare dei lettori, ma questo è un problema loro. Non sanno quello che si perdono.

Un augurio a tutti, belli e brutti, di buone vacanze, serene giornate e viaggi straordinari.
Il mondo è bello e aspetta solo voi!!!
Intanto io vado in Liguria...

giovedì 30 luglio 2009

Genitori al potere!!

Grazie alla visita di Silvia, ho scoperto un mondo di blog e blogger gestiti da mamme (in maggioranza) e di papà.
Un mondo di genitori - ristretto s'intende - che scrive, pensa, condivide, mormora e urla le proprie ragioni di genitori, ma anche le proprie fatiche e le proprie sofferenze.
Un mondo fluttuante di uomini e donne che sono alla ricerca, più che altro, mi sembra, di comprensione e di confronto in una fase della propria vita in cui si riesce a malapena a dedicare a se stessi qualche minuto al giorno.
E' un bel mondo quello dei genitori. E' - a parte caccapisciavasinopannolinolocambituilbambino? - un'associazione virtuale perfettamente equilibrata a base di futuro, ambizioni, ottimismo e amore, quello vero.
E' un mondo che, anche un po' per dovere, deve credere in un futuro migliore, in un avvenire prossimo che abbia la capacità di sterilizzare il dolore e le sofferenze, e che accompagni la crescita dei propri figli con serenità e determinazione.
Tutti sono figli, ma non tutti sono necessariamente genitori. Anzi, da un po' sembra una 'professione' in ribasso.
Ma la vita, come a me, riserva sorprese, e come dice il titolo del blog 'non è mai troppo tardi'.
Lo diceva anche il maestro Manzi, che tanti 'figli' italiani ha accompagnato per interminabili pomeriggi sulla strada, dell'italietta degli anni cinquanta e sessanta, dell'alfabetismo e della cultura.
Genitori di tutto il mondo, unitevi, e sicuramente il pianeta sarà migliore.

mercoledì 29 luglio 2009

mia figlia, mia figlia, mia figlia...

Notte dura e senza paura.
BiBì era agitatissima, complice anche il caldo.
Si è svegliata:
- all'1,30 urlando e spegnendosi in pochi secondi
- alle 2,30 urlando e spegnendosi dopo pochi secondi e una proposta di biberon
- all 4,45 lamentandosi in modo inusuale (forse una zanzare bastarda che si aggirava)
- alle 6,00, in modo definitivo, con un urlo e un pianto ininterrotto per venti minuti.
Disperata, alla ricerca di sua madre, e avendo davanti solo suo padre. Uno strazio, per le orecchie e per il cuore.
Finalmente si è calmata, grazie a una tecnica consolidata:
- ennesimo dialogo imbecille tra i due caschi per la bici in dotazione (questo lo brevetto, funziona sempre, e lo rivendo alla Chicco)
- proiezione alle 6,45 - mortale, veramente mortale - del dvd fatto al nido con i bimbi cha mangiano, con i bimbi che travasano, con i bimbi che fanno la lezione di musica; ucciderebbe anche un rinoceronte affamato
- proiezione alle 7,15 del dvd della Pimpa, ormai consunto e che potrei recitare a memoria, versi compresi
- colazione alle 7,30 leggendo e disegnando sul libro della Pimpa di Pilù che se lo viene a sapere ci ritroviamo tutti in esilio in Iraq
- vestizione multipla, perché ormai bisogna anche sottostare ai suoi gusti, per ora incomprensibili
- uscita alle 8,15 con casco in testa - sempre quello azzullo - e bici del papà, cantando per tutto il tragitto a squarciagola 'Lassù sulle montagne, pem pem pem, lavorano i sette nani, pem pem, pem'
- arrivo al nido, bacio e notiziona, si stava preparando la piscina per, immagino, un casino infinito per tutta la mattinata
- poi al lavoro.
E stasera si ricomincia, yeahhhhhhhh!!!!
Bella la vita del padre consapevole, di sinistra, che non si tira indietro, che vuole essere presente e determinante nell'educazione democratica e progressista dei figli, con attenzione alle sue esigenze, aiutandoli ma senza forzarli, per un futuro migliore nostro familiare e di tutta la società mondiale, planetaria e oltre l'infinito cosmico.
Ma anche no.

martedì 28 luglio 2009

Fiuu fiiiuuuuu, cha bambola!!!

Pilù è all'estero dai suoi nonni.
La moglie è all'estero - quello vero - per lavoro.
E io 'mi godo' in tutto e per tutto qualche giorno solo con BiBì.
Fantastico. Anche stamattina, al risveglio, mi ha cacciato un urlo che mi ha raddoppiato i capelli bianchi che già avanzano copiosi. Ha pianto per qualche minuto in modo disperato - ricordate Il monello di Chaplin, portato via sul camion dall'assistenza pubblica? ecco uguale - allungando le mani verso un'ipotetica immagine virtuale di sua madre.
Ma poi all'improvviso, come sempre, si spegne, mi guarda, io faccio un po' lo spiritoso e lei mi casca tra le braccia dicendo papàà! Una cura per il corpo e per l'anima.
Poi ci siamo vestiti - due volte perché tra una e l'altra ha pensato bene di farla in modo plateale e devastante -, abbiamo fatto colazione e ci siamo messi i sandaletti bianche appena acquistati, abbiamo scelto il casco per la bici - voio quello azzullo, papà - e siamo partiti verso il nido, temperatura media 30 gradi.
Siamo arrivati in ritardo, mi sono beccato pure l'occhiataccia della direttrice, ma ce l'abbiamo fatta.
BiBì si è tolta i sandaletti, è entrata nell'area a lei riservata, senza neanche girarsi, lasciandomi lì come un cretino, in crisi d'astinenza da baci e abbracci.
Mi giro per andarmene, deluso, e poco dopo sento picchiare contro il vetro e mi giro.
E me la vedo lì, spiaccicata dietro la porta, che urla papàààà. Torno indietro, riapro la porta e lei letteralmente mi casca tra le braccia e mi rilascia un bacio che neanche Grace Kelly in Caccia al ladro è riuscita a pensare.
Esco dall'asilo barcollando, pieno d'amore per una bambina che ogni giorno si avvicina sempre più a me, a piccoli passi, lentamente, ma inesorabilmente.
E' tutto il giorno che mentalmente dico 'mia figlia, mia figlia, mia figlia....'
E io finalmente sono felice.

lunedì 27 luglio 2009

Perdersi per ritrovarsi, senza smarrirsi

E' l'unica volta in cui, forse, concordo con le banalità di Alberoni.
Che io non lo leggo, mai!, ma qualcuno mi ha sollecitato un parere.
L'amore è eterno? O meglio, chi riesce nel tempo, e con la stanchezza di tutti i giorni, a tener vivo l'amore nel tempo, quasi come nei primi giorni di innamoramento?
Sembra nessuno, almeno così i più credono.
Ogni giorno la fatica della vita, i bambini, le tasse e le zanzare, ti mettono a dura prova, ti impongono una competizione quotidiana in cui spesso soccombi senza neanche tentare una blanda difesa. A volte, invece, combatti. Fai un lungo respiro, affili gli occhi, tendi i muscoli, tenti anche di concentrarti e cerchi di lottare. A volte ci riesci e vinci pure.
Così 'solo' per sopravvivere, figurarsi per quanto riguarda amore, attrazione, seduzione, erotismo, sesso, convivenza.
Ho un amico, carissimo, che conosco da oltre trent'anni, che ogni volta che si fidanza, dopo un po', comincia a cedere, a cadere nell'oblio, nella routine. E regolarmente interrompe tutto, molla colpo, abbandona baracca e burattini e se ne va. Così, sempre.
E ogni volta mi dice: ma perché non può essere sempre come i primi sei mesi di un rapporto, tutto sesso e stelline negli occhi, tutto tenerezze e scopatone fino all'alba?
Notare che il signore ha passato i cinquanta, ha un divorzio alle spalle e un figlio ed è un dirigente d'azienda. Eppure in queste cose è rimasto un ragazzino, un liceale alla ricerca sì di sesso ma anche di una romantica storia di fronte a un tramonto sul mare su un'isola greca in un'estate interminabile.
Ma Alberoni questa volta, mi sembra azzeccarla. E' vero le coppie che rimangono in piedi, anche zoppicando, sono quelle che 'riscoprono continuamente la loro incolmabile diversità'. L'amore che dura 'è un continuo perdersi e un meraviglioso ritrovarsi nuovi'.
L'importante, in questo gioco pericoloso di luci e di ombre, è non smarrirsi definitivamente, come molto spesso accade.
Soluzione? Tenere duro, fino a quando se ne ha voglia.
E poi avere il coraggio di mollare tutto, ma proprio tutto, per salvare almeno se stesso.

domenica 26 luglio 2009

Addio Milano bella, o dolce terra mia...

Non che non lo avessi detto e ridetto. Non che non abbia fatto riferimenti precisi. Non che non mi fossi già sbilanciato. Ma quest'articolo conferma tutto quanto già scritto e pensato.
Dovete/dobbiamo rassegnarci, ma Milano è ormai il fantasma, smagrito, di se stessa.
E chi non è più giovanissimo (ma non serve aver fatto la guerra!!) lo sa anche meglio.
Questa era una città solidale, appassionata, ricca di idee e iniziative. Questa città, lo dico ai più giovani, non era solo banche, società finanziarie che non producono nulla, immobiliaristi da strapazzo e parvenu dell'editoria dalla mano lesta. Milano era industrie d'avanguardia, editori di straordinaria cultura e talento, uomini di grande sensatezza politica e respiro culturale. Tutto quello che avveniva in Italia e in buona parte in Europa partiva da qui. E infatti tutti venivano qui, ben accetti, senza discriminazioni, senza differenze.
Negli anni '70 è stata la città al centro dei movimenti giovanili che hanno tanto intaccato una società bigotta e perbenista. Milano era la città del buon bere e del buon mangiare.
Poi arrivarono 'loro'. Prima a rubare, poi a creare un substrato sociale deleterio e demolitore. Poi, e oggi hanno vinto, hanno creato una 'cultura'. La cultura dell'arraffo, della cialtroneria, del 'I0 e nient'altro', della paura di tutto quello che non si capisce.
Una Milano gretta, invidiosa, ignorante, cattiva e perdente.
Sì perdente, perché a dispetto delle apparenze, oggi la capitale morale sta scavandosi la fossa, isolandosi, diventando ogni giorno più provinciale, perdendo tutti i treni e tutte le opportunità. E l'Expo, scusate, non servirà a niente.
Vi ricordate quella splendida canzone di Lucio Dalla? 'Milano vicino all'Europa...'.
Bene, oggi Milano è solo vicina a se stessa, chiusa nel suo lusso e, definitivamente, morta dentro.

venerdì 24 luglio 2009

je t'aime moi non plus

I bambini sono una storia infinita.
Ogni giorno, se uno avesse tempo e voglia, potrebbe costruire storie formidabili, racconti da favola.
Pilù, questa settimana in conclusione, ha frequentato il Campus sportivo. Una sorta di full immersion degli sport in cui viene a contatto di tennis, basket, calcio, nuoto, ginnastica, atletica... Manca solo il salto della quaglia e il parapendio e fa tutto.
Io ero preoccupato. Lo avevano accettato anche se il limite d'età era cinque anni. E infatti si è rivelato il più piccolo del gruppo (fino ai 14anni, divisi in sottogruppi a seconda dell'età, credo più di 100 bambini/ragazzi).
Ma ero preoccupato anche perché era la prima volta che si trova in una situazione totalmente sconosciuta, da solo, con la necessità di confrontarsi con bambini, adulti anonimi, lavarsi, cambiarsi, fare merenda quasi in totale autonomia.
Bene, sembra che l'esperienza abbia funzionato bene. Stasera c'è il saggio finale fatto di un mix tra ballo/intrattenimento e prove sportive.
Ma la cosa ha funzionato in particolare perché Pilù, sembra, si sia ufficialmente fidanzato. Non rivelo il nome della fidanzata per la legge della privacy, ma sembra che la pulzella, di anni 5 - quindi leggermente più anziana - sia bellissima (me lo hanno detto le allenatrici), o meglio la più bella di tutte (me lo ha detto Pilù) e sia, udite udite!, francese.
Me lo vedo Pilù sedotto dall'accento strascicato della bella parigina che gli chiede:
- Sciaò, je suis ..., e tu com te chiam?
E Pilù, completamente inebetito che le risponde facendole vedere l'ultimo gormita acquistato.
E lei, con fare deciso tipico delle donne, lo guarda con sufficienza, ma anche con amore, e alla fine lo prende per mano e lo porta al barettino del centro sportivo a comprare il gelato.
Che meraviglia. Quando ieri, a parte questo dialogo solo sognato, mi ha raccontato questa favola d'amore ero commosso e orgoglioso dei buoni gusti di mio figlio e dei suoi primi, decisi, passi tra le braccia del gentil sesso.
Ieri sera a casa, ha raccontato la stessa cosa a sua madre.
Aggiungendo che comunque è anche fidanzato con un suo compagno....

mercoledì 22 luglio 2009

When the music's over, turn out the lights

A un certo punto della vita è necessario fermarsi.
Fermarsi e osservare tutto quello che ti circonda e che non vedi e non hai visto, tanta è la velocità e la convulsione con cui vivi.
E allora ti accorgeresti di quanto amore hai perso, di quanta amicizia hai smarrito, di quanto affetto ti è sfuggito.
Fermarsi. Bella parola; bell'idea soprattutto!
Ma chi riesce a farlo? Chi ha questo lusso oggi?
Il vero ricco è quello che riesce a disporre del proprio tempo. Ma ancora più ricco è chi riesce a vendere tempo a chi non ce l'ha. Tempo e mente libera.
Merci rare, merci rarissime, anzi introvabili.
Altro che superenalotto...
Sono stanco, molto. Di tutto e di tutti.
Anche di questo blog.

martedì 21 luglio 2009

How many stronzate!!!

Ma si può? E scriverci sopra anche... un paginone intero nell'edizione cartacea e il rimando sull'edizione online di Repubblica.
'Addio per sempre il costumino', esordisce l'articolo che vi riporto qui.
Cioè, il tema sarebbe che oggi è di moda mandare i propri bambini piccoli, o piccolissimi, sulle spiagge nudi. E tanto che ci siamo, crepi l'avarizia, anche in casa. La moda arriverebbe dal nord Europa. L'articolo è pieno di citazioni e pareri di illustri docenti universitari e personalità varie.
Ma qui siamo veramente diventati tutti deficienti!
Ma vi rendete conto? Una cosa che tutte le famiglie normali di questo mondo hanno sempre fatto, anche quelle che vengono dal profondo sud, cioè mandare i propri figli lattanti o molto piccoli, nudi in spiaggia, liberi dai condizionamenti e dalle menate adulte, sarebbe oggi una moda? E che viene dal grande nord evoluto e disinibito?
Dio, non ne posso più.
Pilù, col poco mare che fa, da sempre si aggira sulla spiaggia di Monterosso con le sue cose all'aria, senza problemi perché è una cosa normale e naturale. Lo stesso BiBì. Anche a casa appena si può, i miei figli 'si liberano' e, temperatura permettendo, vivono come mamma li ha fatti. Che io sappia nessun norvegese si è avvicinato per suggerirci la sublime azione.
Io capisco. I giornali d'estate (d'estate?) hanno poco da dire, in momenti di crisi la scelta è tra cacciare metà della redazione oppure tenerla impegnata, anche con i temi più inutili.
Si viaggia tra le ultime notizie sulla presunta morte di Paul dei Beatles (tormentone che va avanti dal 1966), per passare al tema altissimo e permanente dei danni delle lampade solari, senza dimenticarsi della dieta più adatta quando fa caldo.
Ma una pagina intera sul de profundis del 'costumino del bambino sulla spiaggina' mi mancava.
Ora tutto è a posto. Abbiamo riempito la lacuna e finalmente il mondo può autodistruggersi allegramente e in pace.
E i bambini, rigorosamente nudi, ci guarderanno da lontano perplessi. E se ne andranno, scuotendo la testa e dandosi di gomito.

lunedì 20 luglio 2009

Scuola guida

E' la nuova moda di Pilù.
Ora che incomincia a leggiucchiare, che riconosce quasi tutti i numeri (almeno quelli a due cifre), che comincia a capire meglio l'organizzazione sociale, ogni viaggio in auto sta diventando un incubo.
'Quel cartello vuol dire che non si può andare più veloci di 50', e poi 'Quello che ci sono i cervi che attraversano la strada' e poi ancora 'Cucchiaio e forchetta significa che si può anche mangiare', e così via.
Una telecronaca infinita, che si stoppa solamente nel momento in cui si addormenta.
Ma il peggio è spiegare i cartelli che non vengono riconosciuti. 'Cosa vuol dire quello che ha una macchina tutta sola?'. Oppure 'Cosa sono quei sassi che cadono sul cartello?.
Vi assicuro che alla fine del viaggio si è sfiniti, anche perché il tanto sospirato silenzio è ormai un lontano ricordo.
BiBì, in questo delirio, osserva con fare distaccato e ogni tanto lancia un urlo. Per riprendersi gli spazi e le attenzioni.
Dio che mal di testa...

giovedì 16 luglio 2009

Vedi 'o mare quanto è bello....

Ormai è scientificamente provato e riprovato. L'italiano è un popolo di sconsiderati imbecilli irresponsabili.
Leggete qui, per favore...........
Questo è un paese che non annoia mai, che non si annoia mai.
Ogni giorno è capace - se queste inchieste hanno una valenza sociale accettabile - di strabiliare, di sorprendere, di manifestare la propria imbecillità con grande consapevolezza.
Quindi stressati dalla crisi, dai debiti, dalle difficoltà, dalla mancanza di denaro, riusciamo contestualmente ad essere felici, o meglio direi, assolutamente incapaci di crescere e di vivere in modo adulto la vita e di affrontare la realtà.
Ci trattano a pesci in faccia? Ci maltrattano in tutti i sensi? Ci insultano quotidianamente? Ci rimbecilliscono con trovate che in qualsiasi altro paese farebbero ridere anche i più sprovveduti?
'A noi checcefrega!!! Noi c'abbiamo la squadra del cuore, la tv, lo spaghetto e la mamma. E crepi l'avarizia ci aggiungiamo pure 'o mare. Ma a noi checcefrega di tutti gli altri di questo porco mondo?'
Boh, ma perché me la piglio tanto?
Ma perché non mi allineo e vivo felice?
Ma perché ancora mi faccio domande?
Ma perché....


mercoledì 15 luglio 2009

Cose orribili

La vita ci impone a volte cose orribili.
Cose che non vorresti mai fare.
Cose che fanno soffrire.
La vita, in certi giorni, è merda assoluta.

Glielo dico io o glielo dite voi?

Lungi da me di essere qualunquista, demagogo, populista e ciarlatano.
Ma in questi periodi dove tutti facciamo fatica, e anche tanta, affermazioni di questo genere andrebbero perseguite per legge o almeno dileggiate in piazza come si faceva un tempo.
Ma anche perché ci arrivano da uno dei politici più chiacchierati, meno trasparenti, principe dei voltagabbana, principale responsabile della caduta dell'ultimo governo Prodi (altro che sinistra radicale, ricordatevi!!!), e chi più ne ha più ne metta.
Tutto ciò è un vero insulto a chi stenta di mese in mese, sommerso da debiti che sempre più diventano incubi, figli da mantenere, scuole che chiudono in estate, mezzi pubblici che non funzionano, tasse allucinanti, inefficienze diffuse....
Ma come si permette? Leggete bene l'articolo, e vedete alla fine del mese quanti sono i danari (ora ridotti e meglio verificati) che questi signori si portano a casa. E i nostri parlamentari europei sono i meno assidui, i meno presenti, e senza alcuna giustificazione.
Dio mio che infamia, che insulto alla pubblica decenza e alla nostra intelligenza.
Ma il peggio del peggio è che ormai tutto è (parola orribile, lo so!) sdoganato: questi dicono, fanno, brigano, toccano, rubano quello che vogliono e di fronte all'evidenza cascano dalle nuvole, negano, anzi contrattaccano.
Mi ricordo una scenetta di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini (credo almeno) in uno dei famosi programmi del sabato sera, rigorosamente in bianco e nero, nei 'favolosi' sixties.
Lui a casa con l'amante, lei rientra improvvisamente e li coglie sul fatto. E i due amanti come reagiscono? Come se nulla fosse. Lei si riveste senza parlare e lui nega l'evidenza, chiede alla moglie cosa c'è che non va, e alle sue domande su chi sia quella donna che si sta rivestendo dall'altra parte del letto, lui risponde (a memoria naturalmente) con nonchalance:
- Ma di cosa stai parlando? Io non vedo nessuna donna. Tu ti devi riposare, hai le allucinazioni.
La scena si conclude con la moglie/Mondaini in stato confusionale e l'amante che esce baciando il marito/Vianello dandogli appuntamento a un altro incontro, speriamo di maggiore fortuna.
Ecco, questo sono i nostri politici al potere oggi. Impuni e indecenti.
Non è un caso che la famosa coppia Vianello/Mondaini (che dio ce li conservi, intendiamoci!!) abbia fatto la sua seconda fortuna andando a Mediaset. Qualcuno avrà rivisto la scenetta?

lunedì 13 luglio 2009

Anche se non sembra, la politica è una cosa seria

Quello lì chiede la tessera del Pd.
E gliela respingono, sembra. E mi sembra il meno.
Ma come si fa? Ma come si può? Ma è possibile?
E' vero che ci stiamo abituando alle infamie dei peggiori infami, alle bassezze più basse, alle schifezze più schifose, ma in mezzo a questo marasma apocalittico è necessario che si salvino almeno le regole basiche della politica, della serietà e della convivenza. Almeno a sinistra!
Ho sempre pensato che la politica, con la P maiuscola come si ama dire oggi, sia una miscela virtuosa fatta di spinta ideologica, voglia di fare, obbiettivi da raggiungere. E, perché no, anche ambizione personale. Ma il tutto rivolto a un bene comune.
Oggi siamo letteralmente allo sbando morale, al puro e unico interesse personale o di lobby, al paraculo istituzionalizzato. Siamo ormai giunti a un livello tale che è ormai molto difficile tenere viva una fiammella di speranza.
Ma mi auguro che in alcuni una visione, un sogno, un'emozione viva ancora.
E che certi personaggi, comici di nome e di fatto, che si aggirano chiedendo visibilità a ogni angolo, rimangano nel loro limbo, tra finzione e inutilità.
Se vuole stanno cercando il direttore del Tg2... Provi a mandare un curriculum, è la volta che lo prendono. Peggio di così...

domenica 12 luglio 2009

Dove ho messo i calzoni corti e il farfallino?

Sono notizie così che ti rendono la serata... non so come definirla, imponderabile.
Pensate al governo italiano che suggerisce ai suoi sudditi di zompare addosso ai propri coetanei almeno una volta al giorno oppure, in mancanza di materia prima, di utilizzare l'arte amanuense più antica.
Cosa succederebbe? Un cataclisma. La Chiesa inorridita chiamerebbe tutti alla guerra santa. I teocon, ma anche quelli senza, inorriditi chiamerebbero tutti alla guerra santa. L'ala cattolico-credente del Pd inorridita chiamerebbe tutti alla guerra santa.
E come sempre, dietro a un grande caos, la situazione sarebbe eccellente.
Se tutti partissero per la guerra santa chi rimane, con un input del genere, dovrebbe fare gli straordinari, per accontentare tutti/e.
Basterebbe travestirsi da studente e il gioco è fatto. L'età, in questo caso, è un vantaggio; si sa l'esperienza in certi casi fa la differenza.
Un vero paradiso.
Speriamo che Gordon Brown chiami qualcuno con il +39 di prefisso per suggerire l'iniziativa. Oppure, in alternativa, ci iscriviamo tutti a Oxford e la facciamo finita.
Dopotutto, "niente sesso siamo inglesi", ha il suo significato, o no?

Io ne esco pazzo, se ne esco

Momenti durissimi.
BiBì da giorni ha ripreso a urlare come una pazza, a frignare in modo folle, a fare capricci oltre il lecito. Sembra avvertire qualcosa, qualche disagio, qualche 'malfunzione'.
Sta di fatto che tutto diventa complicato, molto complicato.
Il weekend in montagna ci racconta di due giorni ai confini della realtà, con BiBì che nel viaggio d'andata (file continue e reiterate) ha passato tutto il tempo a urlare e a lamentarsi.
Ha urlato di notte, di giorno, fuori e in casa, a piedi e in auto, in braccio o giù, da sola o in compagnia.
Ci ha deliziato del suo migliore umore in ogni momento delle due giornate.
Sta di fatto che tutto 'l'ambiente' ne risente, essendone già fertile.
Anche Pilù, splendido bambino sempre solare e disponibile, comincia a dare segni di cedimento, con continui lamenti infantili.
Un inferno che mi fa guardare al lavoro come a un'ancora di salvezza. Il lunedì non è più un incubo ma una luce in fondo al tunnel. Almeno fino alla sera.
La saggezza dell'età aiuta, ma la resistenza di quelli più giovani manca.

venerdì 10 luglio 2009

Un posto in prima fila

- Aioaaaa, Aioaaaa, atte ponto!!!

Così urlava a squarciagola l'altro giorno BiBì, per la prima volta, dalla cucina, chiamando suo fratello alla colazione.

Fa impressione assistere, giorno dopo giorno, a come i figli crescono, imparano, avanzano inesorabili verso la vita, senza che niente e nessuno li possa fermare.

Un giorno si versano l'acqua addosso appena avvicinano un bicchiere alla bocca, e il giorno dopo bevono senza lasciarne una goccia. Una settimana camminano barcollando, e l'altra corrono spediti.

E' bello essere padri, proprio per questo. Perché ogni giorno è come se tu fossi al cinema, come se assistessi a una rappresentazione quotidiana, nuova tutti i giorni. Una proiezione tutta per te, esclusiva, in cui hai sì una parte importante, ma che si svolgerebbe comunque.

I figli crescono, eccome, caro e vecchio padre. Cerca di esserci, con tutti i se e tutti i ma.

Senza dimenticarti di te stesso, però.

giovedì 9 luglio 2009

Qualcuno mi svegliiiii!

Toccavi con mano la situazione prendendo qualsiasi mezzo pubblico.
I passeggeri con gli occhi tristi e persi nel vuoto, nella spasmodica ricerca di uno scambio umano d'affetto, se non d'amore, facevano filare le dita sul tessuto dei propri abiti. I più fortunati accarezzavano con avidità colletti in pelliccia o giubbetti in morbida renna. Ognuno cercava su di dolcezza e calore.
Il silenzio regnava sovrano. Un silenzio irreale interrotto, flebilmente, dal rumore delle ruote e da qualche colpo di tosse.
I passeggeri volgevano con il pensiero ai tempi in cui mostrare affetto, dimostrare amore, era consentito, non perseguito.
Lui guardava fuori dal finestrino, osservando le morbide linee della campagna, interrotta raramente da qualche solitaria abitazione.
E ricordava.
Ricordava quando amare la propria famiglia era non un reato ma un forza; quando baciare i propri figli aiutava a crescere; quando avere il rispetto della propria compagna era una spinta per conquistarsi una vita migliore. Ricordava i momenti felici di una vita in comune.
Oggi tutto questo era finito, calpestato da un mondo ai confini della realtà in cui l'unico obiettivo dichiarato era rispettare le regole, lavorare e perdersi nella solitudine.
Un brivido gli corse lungo la schiena.
Il nuovo corso era ormai avviato da tempo e le nuove generazioni l'avevano sposato con entusiasmo. Erano quelli che venivano dal passato che faticavano ad adattarsi. Ed erano ormai un problema di ordine pubblico, combattuto dalla polizia politica a colpi di randello e arresti.
Il regime ormai aveva sferrato l'attacco finale e stava per trionfare.
E lui si domandava, ogni giorno, se poteva fare qualcosa.

mercoledì 8 luglio 2009

Ciak, si gira!

Il G8 non mi interessa. Va bene?
Non se ne può più di queste sfilate di pseudo-leader che fingono di prendere decisioni vitali per il mondo intero. Quando ormai tutti, anche Pilù e BiBì, sanno che la classe politica di oggi è solo l'anello terminale di centri di potere lontani anni luce da l'Aquila.
Il potere finanziario, i grandi protagonisti dell'economia produttiva, le lobby sempre più intrecciate, la chiesa: questi sono i veri scrittori della storia del mondo e, nell'ombra, brigano, decidono, annullano e rilanciano quello e chi vogliono.
Il resto è teatro, necessario, ma pur sempre finzione.
Un mio caro compagno di lotte mi scrive 'deluso' da Obama. Ma deluso da che? Per cosa?
Ma qualcuno non avrà pensato veramente che potesse interrompere la storia? O sì?
Ormai le cosiddette 'libere elezioni' sono solo uno zuccherino che viene messo in bocca a tutti noi facendoci ancora credere che così possiamo 'scegliere e decidere'.
Ma non è più così, purtroppo.
Svegliamoci.
Anzi probabilmente, come nel Truman Show, siamo solo protagonisti o spalle di un gigantesco film a episodi; il pianeta è un enorme set televisivo; e gli spettatori sono una cinquantina di persone, padrone di tutto, che fanno nascere, uccidono, giocano, fanno alla guerra, inquinano, ballano, nuotano...., magari con un banale telecomando.
Ma se è così, dov'è il mio cachet?

martedì 7 luglio 2009































Uno può affrontare tutto, ma proprio tutto, ma la furia della natura no.
Stamattina, prevista la partenza per Verona, in treno.
Il delirio, se non sbaglio comincia verso le cinque della mattina, tra tuoni, fulmini e saette.
Vero le sette sembra acquietarsi.
Ma poco dopo riprende la furia degli elementi.
Mezz'ora per trovare un taxi, zuppo per uscire dal portone, un'ora per arrivare in stazione, trafelato, bagnato e infuriato.
Il treno è naturalmente in ritardo, la stazione sembra la Cozzi, un casino infernale. Cerco di chiamare i colleghi con cui ho appuntamento e..., e..., mi accorgo di aver dimenticato il cellulare sul sedile del taxi.
Trovo la ricevuta, c'è il numero del taxi e il numero di telefono della compagnia. Vado alla ricerca dei un telefono fisso per chiamare subito. Tutti fuori servizio, credo causa tzunami.
Attendo con ansia i miei colleghi che mi permettono poi di chiamare e risolvere per fortuna il problema.
Comunque una giornata senza cellulare, con tutto quel che ne comporta.
Arrivo a Verona mezz'ora dopo, sotto un diluvio spaventoso. Le strade sono fiumi, la gente si aggira come in un nirvana, mi sembra di vedere una ronda leghista a bordo di un motoscafo che cerca di annegare un extracomunitario con un remo...
Arrivo dal cliente. Riunione veramente di m...., con esito finale ancora da chiarire.
Rientro in stazione, tutto allagato, non si riesce a fare il cambio di prenotazione, visto che siamo in anticipo: il terminale non funziona.
Aspettiamo il treno che ha oltre mezz'ora di ritardo. E finalmente arriviamo a Milano, sotto un sole cocente e una tasso di umidità stile Bombay.
Ora sono in ufficio, con il mio condizionatore.
Mi sono chiuso dentro a chiave e impugno nella mano destra la 'simitarra' di ieri e urlo, al vento, 'Andate via, andate via!!!!'.
Mi sembra che qualcuno, là fuori, avanzi l'ipotesi di chiamare la Neuro....
Stasera vado a casa (tra l'altro c'è pure il concerto degli U2 a San Siro, spero di farcela...), e mi rivedo 'Un giorno di ordinaria follia', così, per un ripasso veloce.

lunedì 6 luglio 2009

Sotto felloni!

Ci sono delle giornate nella vita in cui, chissà perché?, ti arriva addosso tutto. Tutto tutto?
Massì, proprio tutto.
E sono quelle giornate, in genere, in cui però nulla ti travolge, ti destreggi tra pazzie, tradimenti, sgambetti e cattiverie varie con una destrezza e una noncuranza che ti fa provare invidia verso te stesso.
Ti liberi nell'aria leggero, come una piuma, eviti gli ostacoli come uno sciatore, allontani con maestria tutti quelli che vogliono colpirti.
Oggi non ce n'è, cari miei.
Potete attaccare, infangare, colpire, tradire, ma oggi non c'è spazio.
Sono una corazza che respinge con violenza le violenze altrui, rimbalza le bassezze umane, oscura i fuochi nemici.
E tutti, tutti quelli che ancora non ne hanno abbastanza, tutti quelli che avanzano, sole in fronte, convinti di potersi portare via la mia vita con un colpo solo e senza pagare, bene quelli lì sappiano che il cuore è forte, le braccia ancora toniche e soprattutto il cervello fino.
Talmente fino da essere tagliente come una 'simitarrra', come direbbe Pilù.
E quindi come si diceva ai bei tempi: En Garde!!!!

domenica 5 luglio 2009

Fiorentino del '400

Mani in alto
Culi in basso
Tira fuori il materasso!!
(Pilù stamattina all'improvviso)

Significato? Boh. Deve averlo sentito da qualche compagno della scuola materna.
Ormai le cosiddette 'parolacce' cominciano a girare, spesso in modo incomprensibile, a volte a segno.
L'altro giorno mi dice:
- Papàààà, è vero che vaff.... non si dice? Me lo chiede con un sorriso beffardo.

- Meglio di no Pilù, non è un modo molto educato di esprimersi. Ma cosa mi tocca sentire...
- E caz..., si dice?
- No amore mio, ancora di più.
- E allora perché tu a volte lo dici?
- .....
Il censore in casa, capite?
La risposta politicamente corretta è sempre la stessa.
- Il papà ha sbagliato. E intanto ti cresce un naso più lungo di quello di Pinocchio...
Ma se sbaglia il papà tu non sei autorizzato a sbagliare-.

Però, caspita, io le parolacce ho cominciato a 'sentirle' almeno alle medie. Prima buio assoluto.
Chissà BiBì cosa mi tira fuori tra un po', con il caratterino che ha.

venerdì 3 luglio 2009

Dove hai messo le chiavi della cantina?

In auge?
Cialtroneria, disonestà, furbaggine, improvvisazione, mani lunghe, usurpazione, ignoranza.
In rottamazione?
Onestà, sensibilità, trasparenza, solidarietà.
In cantina?
Ideologie, credo, culture, pensiero.
E sotterrati definitivamente?
Fiducia, rispetto, fedeltà.

E quindi?
Ci sarà qualcuno che prima o poi, magari prima di sera, si ribellerà.
Andrà in cantina, rispolvererà qualche ideologia pulita, grazie agli incentivi alla rottamazione inventerà una nuova solidarietà e, armato di pala, dissotterrerà un po' di rispetto per poter continuare a guardarsi in faccia, senza sputare, ogni mattino allo specchio.
E allora una nuova vita, un nuovo mondo, nuovi compagni di vita, nuove esperienze, nuove emozioni si manifesteranno all'orizzonte e il vecchio, come l'ultimo dell'anno, verrà bruciato in un falò liberatorio.
E allora una nuova alba, nel nuovo anno, illuminerà una nuova vita. Anche se breve.
Qualcuno deve cominciare per lo meno a preoccuparsi.

giovedì 2 luglio 2009

Odiamoci con affetto e affettiamoci con odio

Devo dire che comincia a vacillare la mia fiducia nell'uomo.
Comincio a pensare che essere stronzi sia insito nella natura umana.
Comincio proprio a convincermene, e ancora di più del fatto che è ancora più difficile farmi tornare sui miei passi.
Madonna mia, da che gente sono ormai circondato!!
Imparerò a strisciare lungo i muri.
Attendo con ansia una survey che mi comprova scientificamente l'assioma di partenza.

Menabò

Sveglia!!
Latte!
Ciuff
Vuoi il latte o il succo?
Cambia il pannolino
Papà, pipì!
BiBì, guarda?
Pilù, infilati le mutande...
Dove sono i sandaletti?
C'è un momento per giocare e uno per uscire, porca miseria!!
C..., ho dimenticato le chiave della macchina!
Papàààà, facciamo una corsa?
Sali in macchina mentre allaccio BiBì
Cantiamo?
Ciao amore passa una buona giornata
Ora porto BiBì!
Togli i sandaletti, dài!
Ciao amore, a stasera
Lavoro, ufficio, rotture...
Ciao papà!!
Ciao papààààà!!
Giochiamo? almeno fammi mangiare qualcosa
Lavastoviglie, amore mio!
Pimpa!!
Pooh!!!
Facciamo una battaglia con i Gormiti?
Mi leggi una storia?
Costruiamo il camion della spazzatura?
Vediamo Cars?
Mi fai il latte?
Biberon con la tazza?
Pim, pum, pam
"Gormitiiii, più forti, più unitiiii"
Aiouaaaa!!!
Ma BiBì mi tira i capelli!!!
"Lassù sulle montagne, pem pem pem..."
Mamma? Boh
Nanna.
Blog
Anch'io nanna!!!!

mercoledì 1 luglio 2009

Solo e ben accompagnato

Essere a casa da solo con gli squali mi infonde serenità, tranquillità.
E' la consapevolezza di un rapporto, che muterà nel tempo tra mille scossoni, ma che di fatto rimarrà integro, alla faccia degli anni che passano, dei cambiamenti, delle delusioni e delle fatiche.
Un serata tutta nostra, tra libri di animali, storie della Pimpa, spezzoni in dvd e latte scaldato al microonde.
Ora che dormono mi mancano. Non sono qui intorno a sfinire, a chiedere, a esigere. Ognuno nel suo letto, raggomitolati intorno a orsacchiotti e cuscini. Sono uno spettacolo a vederli.
BiBì stasera è stata straordinaria. E Pilù ha fatto la sua parte di fratello maggiore.
E domani si ricomincia.
E' bella la vita del padre, a cinquant'anni e rotti.
Speriamo che dormano, stanotte...

Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...