Scuole chiuse ieri. Appunto per neve.
Domandandomi tutto il giorno, come si domanda anche una dolce lettrice, come fanno nei paesi dove la neve è la norma, ho dovuto portare Pilù in ufficio.
Tutto il giorno qui con me, in una di quelle giornate di fine d'anno in cui, come è normale che sia, succede di tutto.
Ma è stato bellissimo averlo qui di fianco a me. Ormai è grande e capisce e quindi sa stare al suo posto quando è necessario.
A un certo punto voleva disegnare.
- Papàààà. ci sono dei pennarelli?
- Non credo Pilù. Ci sono solo quelli grandi per le lavagne. Ma provo a sentire.
Riesco a recuperare una quantità industriale di evidenziatori, ma sembrano funzionare.
Lui per un po' colora, commenta, dichiara e sentenzia.
Poi a un certo punto mi domanda:
- Questi pennarelli li posso lasciare qui così la prossima volta che vengo posso disegnare ancora?
- Certo, li lasciamo qui sulla scrivania di papà e nessuno li tocca.
Silenzio per altri cinque minuti, impiegati in un minuzioso ritocco alle gambe del Signore della Foresta.
E poi a un certo punto:
- Papààà, tu non cambi lavoro, vero?
- No che io sappia (e mentre rispondo tocco tutto quello che c'è da toccare visto che l'azienda è mia...) - Perché?
- Ah meno male, perché se cambi lavoro dobbiamo ricordarci i pennarelli, e tu ti dimentichi tutto!
Logica ferrea e inattaccabile.
Io gli sono scoppiato a ridere in faccia, letteralmente.
E lui, un po' offeso:
- Perché ridi?
La sera, nuova odissea per portarlo dai nonni oltre frontiera della provincia con ritorno allucinante sotto un'acqua torrenziale e un incidente con cinque auto coinvolte che mi hanno fatto fare una coda di quasi un'ora.
Ecco perché, mi sono detto per l'ennesima volta, i figli si devono fare quando si è giovani!!
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Grazie per la "dolce lettrice" voglio farti tanti Auguri di Buon Natale Paolo.
RispondiEliminap.s. I figli sono come il Natale: quando arrivano arrivano e tu te li cucchi adesso, ma non è affatto male, fatica fisica a parte...
Ciao Nicoletta.