lunedì 14 dicembre 2009

Cinque anni cinque!

Caro Pilù, oggi compi cinque anni.
Se un imbecille malato di mente non avesse inutilmente combinato guai ieri sera in centro nella capitale della depressione italica, sicuramente tutti i giornali riporterebbero la notizia in prima pagina a nove colonne.
Ma torniamo a te, cosa ben più importante.
Cinque anni, che dire?
Potrei iniziare con un 'come passa il tempo, eh?', oppure 'sembra ieri che lanciavi i primi urli alla Mangiagalli', ma anche 'certo che ti sei fatto grande, bimbo mio'.
Oppure potrei partire con una sparata, tipica di questo spazio, contro il tempo che passa, contro il mondo di oggi, contro le preoccupazioni e le ansie del tuo povero padre non più giovanissimo sul futuro prossimo e oltre.
Ma no, oggi non si può. Anzi, oggi non voglio.
Oggi voglio solo palarti d'amore, di affetto, di amicizia, di complicità.
Oggi, caro Pilù, voglio solo dirti quanto la mia vita è cambiata da quando sei comparso in una fredda serata milanese di cinque anni fa.
Da subito. Dopo un travaglio complicato, con sofferenze pazzesche da parte di tua madre, con momenti drammatici e di seria preoccupazione, con quel 'coso' che improvvisamente, grazie anche a strumenti che mi sembravano di tortura medievale, sei letteralmente cascato in una bacinella.
Che giornata! E dopo i rituali del caso, dopo essere stato a fianco di tua madre fino a quasi mezzanotte, sono tornato a casa, di notte, a piedi dalla Mangiagalli fino a S. Siro. E chi è di Milano sa quanto sono distanti!
E non ho chiuso occhio tutta la notte. E lo sai perché? Perché ero diventato padre, santodio, a 47anni! E chi ci sperava più?
E poi è arrivata BiBì, due anni fa. Ma quella è un'altra storia ancora.
Tu oggi sei un bambino bellissimo, intellettualmente vivo, con una mente curiosa e veloce. Non so se sei meglio o peggio di altri tuoi coetanei, ma so che hai una capacità di analisi straordinaria e un'ironia innata che fa invidia a molte mummie della mia età.
Tu crescerai, diventerai uomo, con tutto quello che ne consegue. Io farò molti errori, ti darò molti consigli, cercherò maledettamente di educarti nel rispetto del prossimo e della verità. Non so cosa combinerò, perché non ho fatto corsi. Ma ce la metterò tutta.
Cercherò di esserti padre, amico, compagno di scuola, compagno di giochi, fratello.
Proverò a proteggerti, almeno fino a un certo punto. Poi ti lascerò libero, il prima possibile, perché tu faccia la tua vita. Questo te lo prometto, Pilù.
Farai anche tu molti errori. Avrai gioie che dolori. Vivrai la tua vita.
E finché vivrò sarò sempre con te.
Ma sappi che un obbiettivo l'hai già raggiunto.
Io oggi sono un uomo felice perché tu ci sei. Punto.
E tutto il resto sono solo chiacchiere e distintivo (quando sarai più grande ti farò vedere 'The Untouchables' e la capirai...)
Un bacio.
Il tuo papà preferito (come dici tu)

ps. stasera si finisce di costruire il cantiere, eh?

2 commenti:

  1. quanta dolcezza nelle tue parole...
    tanti auguri al tuo meraviglioso bimbo!

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  2. Che bella dichiarazione di amore paterno, Auguri piccolo Pilu' !!

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