venerdì 9 ottobre 2009

Quo vadis? ar cinema! a vedé cosa? Quo vadis!...

Brutti momenti, urge affrontare temi diversi.
Pilù scalpita. Io lo vedo che sta cambiando, che si sta staccando dalle 'gonne della mamma', in senso figurato.
Sempre più sta muovendo i suoi primi passi verso l'indipendenza. Capiamoci, da bambino di quasi cinque anni.
Però sempre più spesso lo ritrovi da solo in camera sua che gioca, incomincia ad avanzare desideri di privacy, in particolare nei confronti di quel ciclone che è sua sorella.
Ma non solo. Sta finalmente elaborando suo idee, pareri, non tanto sulle questioni cosmiche, ma su dove si va, cosa si fa, quali sono i programmi. Si intromette nelle discussioni, fa domande, prende le parti.
Nel week end scorso in montagna si è lamentato in continuazione,probabilmente perché si era fatta un'idea diversa del suo tempo libero, forse auspicava giocare con qualche sua amico, oppure semplicemente stare a casa a sviscerare qualche nuova questione tra i Gormiti e qualche loro nemico atavico.
Sta sviluppando la sua personalità e comincia a manifestarla.
E' meraviglioso essere padri, a parte la fatica, il nervoso, la stanchezza, la voglia di solitudine e di fuggire...
E' meraviglioso perché ogni giorno, indipendente se fai o non fai qualcosa, i tuoi figli, sebbene ancora piccoli, si lanciano a testa bassa aprendosi varchi nella vita, crescono, sgomitano, provano, picchiando spesso testate, benefiche o venefiche che siano.
E ripeto, sono ancora piccoli e tutto è ancora da vedere.
Essere padri è meglio, molto meglio, che andare a teatro o al cinema: lo spettacolo è garantito.

Nessun commento:

Posta un commento

Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...