Facciamo una rapida analisi della situazione politica, alla luce dei risultati delle primarie, della presunta crisi di governo (Tremonti e l'Irap), dei distinguo che emergono continuamente dagli interventi del presidente della camera, dei richiami del presidente della repubblica, delle risse continue con magistrati e loro organismi, dei sondaggi ondivaghi e degli ossequi imbarazzanti che i peones fanno al loro capo quotidianamente.
Ricapitolando.
1) Quelli di destra si fanno le donne. O meglio le escort, cioè battone. In pratica, come il Pelatone di Piazza Venezia (non c'erano ancora le moderne tecnologie di trapianto capillare), ostentano virilità, continuità e resistenza anche oltre gli anni e il fisico. Uomini veri.
2) Quelli della cosiddetta sinistra (quelli rosa, insomma) hanno altri usi e costumi. Essendo più sensibili e un po' politicamente corretti non manifestano discriminazioni e quindi attingono anche, o prevalentemente, nel mondo dei 'diversi'. E quindi sotto con il trava di prima scelta. Uomini meno veri o presunto tali.
Se fossimo una società perfettamente bipolare con maggioritario secco sarebbe finita lì.Ma siccome non siamo così, nonostante le apparenze e le voglie di nessuno, ci dobbiamo aspettare dell'altro, in un prossimo futuro.
3) Quelli di centro un po' bigotti ostentano sicurezza. Ma il loro scandalo sessuale si abbatterà presto come risposta ai loro presunti voti di castità. Infatti sarà qualche moglie/marito insoddisfatti che reclameranno pubblicamente un po' di sadomaso, orge di gruppo e sesso in pubblico, per controbilanciare anni dove non si è schiodato un tubo. Uomini a metà.
4) E quelli della sinistra vera? Quelli dei senza se e dei senza ma? Devono stare attenti. Questa continua attenzione al rispetto di tutto e di tutti, questa tendenza cosmica verso la difesa del più deboli, questo orgasmica voglia di salvare il mondo senza mai guardarsi le spalle fa correre loro dei bei rischi: prima o poi qualcuno potrebbe far girare quei filmati segreti nelle segrete segretissime del Kremlino negli anni '50. Per esempio quel pomeriggio con Breznev e Svetlana Seminova...
Vigilanza, compagni. Vigilanza.
lunedì 26 ottobre 2009
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