lunedì 17 agosto 2009

Milano d'agosto...


Milano d'agosto? Ah, l'atmosfera, il silenzio, il deserto delle strade, il senso di abbandono, finalmente ci si riappropria della città... tutte mere e crude str....te, credetemi.
Caldo porco, puzza uguale, zanzare più grandi di condor, pazzi in giro in auto visto che non c'è traffico e per finire pure una partita di quella roba lì che si gioca con ventidue deficienti in mutande. E' l'unica cosa le rimane.
Milano d'agosto dà il meglio di , cioè il peggio, perché piega la testa, si arrende all'evidenza, alla sua essenza di città ormai inutile, senza spina dorsale, senza significato.
Ormai la tengono in piedi le banche, le sim, i negozi di moda e alla moda. Se chiudono quelli anche il Castello e il Duomo implodono, scompaiono, come se fossero una scenografia posticcia da utilizzare come sfondo.
Il primo d'agosto c'è proprio un addetto comunale che arrotola lo sfondo e lo porta prima a lavare, e poi in un magazzino ad hoc dalle parte di viale Sarca. Lo ritira fuori il primo di settembre, quando iniziano le scuole. Se non ci credete andate in piazza Duomo o in Cairoli e constaterete di persona; al loro posto, da una parte, c'è la festa all'aperto dell'orgoglio celtico e dall'altra il festival internazionale globale mondiale del cinema brianzolo e del varesotto.
Bella Milano d'estate!

2 commenti:

  1. Io amo lavorare in agosto e assorbire il vuoto come fosse poesia!

    RispondiElimina
  2. Anch'io amo Milano d'agosto, anche se non sembra. il problema è che è scaduta in assoluto.
    ciao e grazie

    RispondiElimina

Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...