sabato 27 giugno 2009

Out!

Sembra di tornare indietro nel tempo.
Il tennis è stato una parte importante della mia vita. Ho fatto attività agonistica per oltre dieci anni con alterni risultati. Ma ho soprattutto insegnato a ragazzini e adulti per quasi quindici. Una vita.
Vivevo di tennis. Passavo quasi tutta la giornata in calzoncini (mica quei bragoni orrendi di oggi!), con una racchetta in una mano e decine di palline nell'altra.
Avevo un'abbronzatura (spesso da muratore) che faceva invidia a Briatore. Guadagnavo un sacco di soldi e poi, maledizione!!, le donne mi cascavano ai piedi. Una meraviglia.
Poi, a un certo momento, come con un interruttore basta!, non ne potevo più, ho dovuto smettere, ero arrivato in fondo. Un po' per altri interessi, un po' perché cresci, un po' perché la cosa dopo un po' viene a noia.
Ricordo le sfide in Tv tra Borg e McEnroe, le ora passate davanti al video a sorbire e ad ammirare i grandi tornei.
E oggi, grazie al computer, sono riuscito a rivedere un po' di tennis da Wimbledon. Erano anni che non lo vedevo in Tv.
Beh, è sconcertante. Legnate spaventose, servizi che affonderebbero un un cacciatorpediniere, colpi degni del circo.
Il gioco è veramente cambiato e sinceramente oggi è molto noioso, solo muscoli. Pochi 'divulgano' tecnica e capacità tattica. E' un gioco di sfondamento, quando il tennis è nato come un gioco di fioretto ed eleganza.
Oggi il tennis elbow mi impedisce anche di scambiare dieci minuti di palleggi. Che paradosso!!
E che tristezza.

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