mercoledì 24 giugno 2009

Ho deciso: faccio outing

Non ce la faccio più. Il mondo lo deve sapere. Anch'io ho una coscienza, e i miei figli devono sapere la verità. Non possono crescere nell'inganno.
Anch'io ho avuto un avventura con una escort.
La cosa è di parecchi anni fa, circa a metà anni novanta. Ero già sposato nel mio primo matrimonio, ero senza figli, e viaggiavo con le ali nel vento nel mondo business.
Erano anni in cui era facile farsi sedurre. Ti aggiravi per la città, guardantoti un po' in giro, e tac, la vedevi e te ne innamoravi.
Certo costava, forse come oggi, ma al tempo non ci badavi. Erano anni di 'grassa', dove non facevi fatica a tirare fuori quattrini, anche per attività come queste al limite del lecito morale. Non c'era ancora l'euro a massacrarti il portafoglio.
E allora un giorno, dopo anche le continue immagini in tv che ti inducono ai peggiori pensieri, dopo aver letto migliaia di riviste in cui quelle immagini ritornavano insistenti, dopo aver detto che era ora di cambiare, di dare una sterzata alla mia vita, ecco, ho deciso, l'ho fatto.
E per un po' di anni è andata avanti. Ma poi ho fatto di peggio. Dopo un po', stufo di questo menage a trois, e ormai sfinito dalla mancanza di novità e creatività nei momenti più intimi, l'ho passata a mio fratello, che se l'è goduta per qualche anno ancora. Dopo ne ho perso le tracce.
Il modello era quello station wagon, millessei di cilindrata, autoradio con lettore di cassette come optional. Il colore era grigio topo.
Mi aspetto da voi però un minimo di discrezione...

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