Oltre all'indagine dei milanesi 'traditori' (due su quattro), ora arriva un'altra indagine, che abbraccia tutto il Bel Paese (lo trovi qui). E quale il responso?
Una su quattro, o giù di lì. Siamo vicini al 30%, anche qui equamente divisi tra uomini e donne.
Porca miseria, un paese di farfalloni traditori di mogli/mariti/compagni-e/padri/madri, che senza neanche un senso di colpa, si aggirano nelle piazze alla ricerca di potenziali concubine e uomini oggetto.
O meglio, probabilmente si incontrano quelli che dicono di tradire con quelli che dicono di non tradire: il 100%!!! Ma questa è più che altro un paradosso.
Ma se i traditori sono da sempre il diavolo, chi non rispetta i patti, chi rompe i contratti, 'chi se ne va', i traditi, ancora più da sempre, sono gli abbandonati, chi rimane solo, chi ha perso.
Qui si va contro corrente, si vuole mettere sul palco degli imputati il tradito, l'abbandonato.
Dovete rassegnarvi, cari poveri traditi. La colpa è vostra che non vi siete accorti, che non 'c'eravate', che dormivate, che vi crogiolavate nel vostro giorno/notte/giorno, senza mai aprire gli occhi, annusare, ascoltare, assaggiare.
Cornuti e mazziati? Proprio così, cari pelandroni.
La felicità si costruisce tutti i giorni, e non esiste né sabato né domenica.
E se volete piangere fatelo almeno in silenzio, senza bagnare troppo in giro che ho appena pulito.
mercoledì 8 aprile 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Il vento, il cappello, l'uomo
Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...
-
Succede anche a me, sempre più spesso. Non so se funziona da antidepressivo, ma qualcosa fa. Non per il calcio naturalmente: appena divento...
-
Quel che sarà sarà...oggi non ho voglia di tristezze. Milano si svuota, intanto, lentamente, e decisamente non come negli anni passati. I...
-
...era gobba pure quella, era gobba pure quella...la famiglia dei Gobbon!!! Questo è un pezzo di una canzone - di origine imprecisata - ch...
Nessun commento:
Posta un commento