lunedì 20 marzo 2017

Preadolescenti vs postadulti

Caro Andrea,
cazzo!!!
Continua la tua lotta strenua, furibonda, maleducata, convulsa, sconsiderata, sbracata e insensata contro tua madre.
Volevo fare con te due considerazioni.
La prima di base, di sussistenza, poco strategica e molto tattica.
Io ho parecchi anni più di tua madre e quindi, scusa il francesismo, crepo prima.
Quindi, caro Andrea, farei un po' di attenzione e cercherei, nel limite del possibile, di tenertela buona, anzi buonissima. È molto probabile che dovrai passare molto tempo con lei, senza la mia insostituibile e luminescente presenza.
Quindi fatti due conti in tasca e datti da fare.
Seconda questione, un po' più sostanziale.
È chiaro che la situazione oggi è un po' liquida, come si definisce oggi per non dire praticamente nulla, e che capisco che il periodo di crescita che stai vivendo sulla tua pelle è uno dei più complicati.
Però è anche vero che, come diceva il Che, si può fare la rivoluzione, la più dura possibile, però 'senza perdere la tenerezza', senza dimenticare la gentilezza e il rispetto.
Ormai i weekend sono vere proprie sfide all'Ok Corral, sono continui scontri verbali, sono screzi all'infinito.
Tu scatti come una molla solo se qualcuno ti dice 'Ciao!', oppure quando qualcuno - tua madre in particolare - ti chiede di fare o non fare qualcosa.
E poi ti rifugi tra le mie braccia, chiedendo scusa. Ma non è a me che deve chiederla, ma a tua madre!
Il peggio è che, in questo clima, quando ci riuniamo tutti, contagi tutto e tutti, in particolare tua sorella, che come ben sai ha bisogno di tutto tranne che di essere incentivata a spaccare tutto.
Una fatica immane, figlio mio.
Una fatica aumentata da una situazione intorno che di certo non aiuta.
Ma questa è la vita, bisogna tenere duro, anche se è sempre più difficile.
Andrea, piantala lì, almeno un po', ti prego.
Papi


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